

Renato Caldarera – La mattina del 29 settembre., io e altri colleghi siamo andati a Verona per festeggiare San Michele Arcangelo, protettore di tutti i poliziotti.
Ero davanti a un’autovettura di servizio, per accogliere le alte Autorità Politiche e delle Forze dell’Ordine.
Tra tutti notai un bambino che si era fermato davanti a me osservandomi. Dopo tanti saluti alla visiera mi rilassai e gli sorrisi. Mi ritrovai nei suoi panni, a vedere il mondo con i suoi occhi. Gli occhi del me di un po’ di anni fa che desiderava indossare la divisa dei suoi eroi preferiti e che sognava di acciuffare tutti i cattivi.
Mi risvegliai da questi ricordi. Mi avvicinai a lui e lo accarezzai. Credo di aver capito solo in quel momento di aver realizzato un sogno.

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