Gabriella Poli e Roberta Gueli– In attesa del giuramento, previsto domani, venerdì alle 10.30, in piazza Ferdinando di Savoia a Peschiera del Garda, degli oltre 200 allievi agenti del 229esimo corso della scuola della Polizia di Stato, che ospita la sede dell’Anps presieduta da Giuseppe Reccia, si è svolta ieri la cerimonia di consegna degli alamari.

Momenti di emozione in una giornata soleggiata con l’accoglienza di Giuseppe Inga Sigurtà, del direttore della scuola Gianpaolo Trevisi, del vicario del Questore, Girolamo Lacquaniti, e del vicario del prefetto, Gaetano Losa. Centinaia di persone hanno preso parte alla cerimonia apprezzando le bellezze di uno dei parchi più conosciuti d’Europa.

Tanta commozione nella cornice naturalistica del Parco Giardino Sigurtà. In una soleggiata, ma gradevole, giornata di quasi estate il Parco, polmone verde della provincia di Verona, ha dunque accolto la cerimonia di consegna degli alamari (cordoni ornamentali intrecciati che testimoniano i gradi militari).

Prati verdissimi che ricordano paesaggi inglesi, fioriture estive come canna indica, ninfee, ortensie, rose e hemerocallis, sono stati la quinta naturale ad un’emozionante cerimonia che segnato il passaggio da allievi ad agenti in prova, dopo 6 mesi di corso alla scuola di Peschiera.

A fare gli onori di casa Giuseppe Inga Sigurtà, proprietario del Parco: “è con grande emozione e profondo onore che vi do il benvenuto, a nome mio e di tutto lo staff, qui al Parco Giardino Sigurtà, un luogo che per noi è casa, ma che oggi, grazie alla vostra presenza, diventa anche simbolo di valori condivisi, di disciplina, impegno, e orgoglio nazionale” – Così ha accolto il conte Sigurtà i giovani futuri poliziotti accompagnati da famigliari, parenti e amici. “Gli alamari non sono semplici ornamenti, sono simboli antichi, che affondano le loro radici in una tradizione secolare di fedeltà, disciplina e sacrificio”. Oggi, nel riceverli, non indossate solo una parte dell’uniforme. Indossate la promessa che avete fatto al vostro Paese: molti anni fa ho avuto l’onore di indossarli io quando ho svolto il servizio militare nell’Arma dei Carabinieri. Il Parco Giardino Sigurtà” – ha continuato Sigurtà – “è una metafora della società: richiede cura, equilibrio e dedizione costante, proprio come la comunità che sarete chiamati a servire. Nel vostro impegno troverete difficoltà, ma anche la silenziosa gratitudine di un Paese che vi osserva con rispetto”.

Accompagnati da un giovane coro sulle note di Supereroi Mister Rain e di Nel blu, dipinto di blu (il colore della Polizia) di Modugno, gli allievi del 229° corso hanno celebrato questo traguardo nella suggestiva cornice del Parco. Tante le autorità presenti come Elisa La Paglia, Assessore alle politiche educative e scolastiche, biblioteche, edilizia, scolastica, salute e servizi di prossimità del Comune di Verona, e Bruna Bigagnoli, Assessore con delega a Gemellaggi, Tradizioni Valeggiane, Manifestazioni, Servizi Demografici, Personale del Comune di Valeggio s/M.

Girolamo Lacquaniti, vicario del Questore di Verona, ha sottolineato la simbologia di questo importante ornamento:” perché con gli alamari si diventa veri poliziotti; alamaro è una parola di origine arabo ispanica e vuol dire “cordone, laccio”; un legame non solo con la nostra comunità è un legame con tutti i poliziotti che indossano l’uniforme; un legame quindi indissolubile che ci lega non solo a tutti i presenti, non ci lega solo alla territorio che saremo chiamati a servire, ma che ci lega indissolubilmente a tutti coloro i quali sono stati prima di noi, che non sono fisicamente ancora con noi, ma che sono e rimarranno sempre legati a noi da quel cordone che oggi voi indosserete”.

Gaetano Losa, vicario del prefetto di Verona, esorta i giovani quasi poliziotti a“non indietreggiare mai di fronte a quelli che sono i pericoli, ma nello stesso tempo fare in modo che tutta la comunità possa vedere in voi dei difensori. Quindi è giusto che voi guardiate anche i vostri colleghi che non ci sono più, purtroppo, come degli eroi, perché i veri eroi sono quelli di tutti i giorni; sono sicuro” – ha proseguito De Rosa – “che voi con la formazione che avete avuto in questi anni alla scuola e con gli insegnamenti morali e umani del dottor Trevisi, ma anche di tutto lo staff, diventerete degli ottimi poliziotti”.

Gianpaolo Trevisi, direttore della Scuola di Polizia di Peschiera ha fatto un sentito discorso: “Ringrazio Giuseppe Sigurtà e tutto lo staff del Parco perché, siamo in un posto meraviglioso. Oggi abbiamo portato la meraviglia nella meraviglia, perché, secondo me, è la cerimonia più bella in assoluto. Trevisi ha lasciato un ricordo del carabiniere Carlo Legrottaglie (ucciso recentemente a pochi giorni dalla pensione, ndr.) e la mamma Massimiliano e Davide Turazza, due poliziotti deceduti in servizio, e oggi la mamma di tutti i poliziotti, (presente anche oggi al Parco, ndr.)”.

Il Parco Giardino Sigurtà è vicino al mondo delle forze dell’ordine: anni fa si è svolto un suggestivo giuramento nel Grande Tappeto Erboso (come ha ricordato Trevisi), mentre lo scorso inverno sono stati piantumati dagli allievi della scuola di Peschiera i tulipani della memoria; in apertura di stagione, l’ 8 marzo 2025, si è svolto al Parco il Memorial Day con il Sindacato autonomo di Polizia per un momento di riflessione per chi ha dedicato la vita alla giustizia.

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