

Noemi Campisi – Sono nata a Pachino. In quel piccolo paesino, con il meraviglioso mare a due passi, dove quasi mai cade la neve, quando arriva il Natale c’è nell’aria il calore di casa e famiglia. La sveglia suona presto e dolcemente dà avvio al mattino. È la vigilia, già mamma sta impastando, nel salotto l’albero brilla pieno delle sue luci e dalle camerette si sentono i colpi dell’impasto che sbatte a ritmo costante. Quindi giù dai letti. Ognuno dopo aver aspettato la lievitazione della pasta ne prende un pezzo e insieme si inizia ad arrotolarla tra le mani. Comicia una specie di gara a chi è più veloce. A tavola tanti “lolli”, detti così per la loro forma irregolare, pronti ad essere cucinati. Nessuno ne sente la fatica, c’è tanta soddisfazione, perché quel piatto che mangeremo tutti insieme lo abbiamo fatto uniti, quasi giocando. “Chissà quanti di quelli che ho fatto ne mangeranno”! Da lì in poi fa tutto mamma che, come una strega col suo pentolone, mette tutto in una teglia perfetta dal sapore unico.
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