Gabriella Poli – Prove di strategia scacchistica a Peschiera del Garda. Il delegato della FSI, Lucio Matania, presidente di “Amici per gli Scacchi”, affiliato dell’Accademia Ars Artis, ha introdotto ieri, tramite l’Anps il “nobil giuoco” alla scuola di Polizia.

Giocatori illustri quali il Presidente dell’Anps, Giuseppe Reccia, il direttore della scuola, Gianpaolo Trevisi e la vice, Silvia Lugoboni, sono stati guidati in un percorso affascinante quale è il più potente gioco per la mente, ormai disciplina sportiva riconosciuta dal CONI.

E’ una delle iniziative dell’Anps locale che ha recentemente offerto agli Allievi Agenti la possibilità di frequentare anche un corso di scrittura creativa e terapeutica dell’Accademia Ars Artis.

Reccia, Trevisi e Lugoboni hanno sostenuto un confronto interessante giocando tra loro con la guida di Matania. E’ stata una prova che apre l’apprendimento della strategia scacchistica nella città arilicense, propedeutica alla creazione di un corso specifico per i soci dell’Anps e per gli Allievi Agenti.

Perché si chiama anche “Gioco dei Re”? La leggenda più famosa, riportata nel libro di Adolivio CapeceGli scacchi nella storia e nell’arte”, narra che: “Il gioco venne inventato da un saggio indiano che voleva dare un ammaestramento morale al proprio monarca, troppo superbo. Infatti il Re era il pezzo più debole che aveva bisogno di tutte le sue truppe… per sconfiggere il nemico… . Quando il principe chiese al saggio quale fosse la ricompensa desiderata questi rispose – “voglio tutto il grano ottenuto ponendo un chicco sulla prima casella, due sulla seconda, quattro sulla terza e così via sempre raddoppiando fino all’ultima. Il principe rallegrato per la richiesta, che pensava modesta, ben presto scoprì che i chicchi necessari sarebbero stati 2 elevato alla 64esima meno 1, in pratica un numero che si potrebbe ottenere solo coltivando più volte l’intera superficie terrestre”. Questa leggenda è ricordata anche nella teoria di Fibonacci e nel Paradiso di Dante: “L’incendio suo seguiva ogni scintilla; ed eran tante, che ‘l numero loro più che ‘l doppiar degli scacchi s’immilla”.

Una curiosità , nel “Gioco dei Re” la Regina è il pezzo più potente, perché? – “La risposta è semplice – dice Matania – il pezzo, nel suo movimento, somma la forza della Torre e dei due Alfieri, potendosi spostare sia in diagonale che in orizzontale e verticale, in tutte le caselle possibili. E’ il movimento che fa anche il Re ma limitato a una sola casella per mossa. La Regina, l’unca figura femminile del gioco, è più potente esattamente come nella vita reale” – conclude ironicamente.

Avatar Gabriella Poli

Published by

Lascia un commento

Scopri di più da ANPS PESCHIERA DEL GARDA

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere