

Noemi Campisi – Varcando la porta nel mattino di una domenica, dinanzi i miei occhi si ergeva un grande pino di un verde acceso, si scuoteva un po’ qua un po’ la per il vento, lasciandosi attraversare da qualche raggio di sole che ne risaltava la piena bellezza. Ero subito bambina, con gli occhi grandi e gioiosi e le onde color miele portate dall’andamento di una vecchia altalena cigolante che chissà quanti bimbi aveva divertito e dondolato, spensierata in quell’angolo a guardare le foglie di un maestoso carrubo e il rumore del vento che dolcemente le accompagnava cadere.

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