Ilenia Antoci – D’improvviso, in un battito di ciglia, mi ritrovo in volo, un volo che ha come destinazione un sogno. Era il 30 di Giugno di una delle estati più calde e, con una valigia più pesante del solito, la vita stava per cambiare. A pesare non erano i biscotti che tutte le madri riescono a nascondere nelle tasche interne prima della partenza dei figli; questa volta, a pesare erano le responsabilità e le paure.

Ecco che mi ritrovo alla scuola di Polizia di Peschiera. Di quel giorno ricordo la stanchezza che il volo delle 6 mi aveva procurato, ricordo lo sguardo impaurito e scrutatore degli altri ragazzi che man mano iniziavano ad arrivare, ricordo il sentimento di estraneità entrando nelle aule, nella stanza dove avrei dormito per mesi, ricordo i piatti della mensa che non odoravano più di casa. E tanto altro ancora.

Le stanze buie e grigie si sono riempite di gioia, di dolore, di nostalgia e di orgoglio tantissime altre volte. Ogni parete è diventata casa e ogni viso prima sconosciuto si è ora trasformato in famiglia. Il tempo li potrà affievolire ma non rimuovere. Ogni sfumatura sarà un colore ed ogni colore il ricordo di un sentimento passato ma per sempre vivo.

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