Gabriella Poli – Nei giorni scorsi l’Anps di Peschiera d.G. ha incontrato gli allievi agenti della scuola di Polizia. Erano presenti il direttore, Gianpaolo Trevisi, il presidente dell’Anps, Giuseppe Reccia, il socio Nino Scarmigliati e Teresa Turazza, madre dei due agenti, Davide e Massimiliano, uccisi in servizio, durante uno scontro a fuoco con la delinquenza.

Il presidente Reccia e il socio Scarmigliati hanno illustrato le finalità dell’Anps, “che raccoglie iscritti sia tra gli appartenenti alla Polizia, attivi o in congedo, sia tra i cittadini simpatizzanti. L’importante è essere disposti ad esercitare attività di volontariato a favore della comunità”.

Nell’occasione è stato salutato don Luigi Trapelli, in partenza per Roma dove svolgerà l’incarico di coordinatore nazionale dei cappellani della Polizia di Stato. Reccia ha ricordato, quando era direttore della scuola 25 anni fa, nel ’99, di aver richiesto lui stesso al Vescovo di Verona che don Luigi ne diventasse il cappellano. Poi la “carriera” ha portato il sacerdote a ottenere la nomina romana. Gi è stata consegnata una targa a ricordo una formella di San Zeno.

Un omaggio è andato anche a Teresa Turazza, che ha mandato un messaggio forte agli allievi.

Commosso l’intervento di Trevisi: “Ormai da molti anni ascolto le parole e i silenzi di Teresa e proprio questo pomeriggio, mentre lo facevo, ho pensato a quante cose siano cambiate nella mia vita, rispetto alle prime volte in cui l’ho invitata nella nostra meravigliosa Scuola: non ero ancora papà e avevo ancora la mia mamma e il mio papà. Ora però il tempo è passato e la vita, che ha la forma di un cerchio, tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto e per questo i pensieri di Teresa, anche se fatti delle stesse parole di sempre, ora mi toccano l’anima in maniera diversa anche se le lacrime, di quando dice ai miei ragazzi “Tornate a casa, mettetevi sulle gambe delle vostre mamme e ditegli che gli volete bene, dandogli un bacio”, sono sempre le stesse. Alla fine, solo alla fine, torno a sorridere con il suo stesso sorriso, quando le danno due rose, una per Massimiliano e una per Davide, e un mazzo di fiori colorati per la sua casa arredata solo di ricordi…”.